Si può cambiare Facebook con un tweet?

Stefano Maggi
2 min readOct 31, 2019

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Poche ore fa Twitter ha deciso di cambiare le regole del gioco e di interpretare il ruolo di “piattaforma” in modo diverso da tutti gli altri.

Cos’è successo?

Jack Dorsey ha annunciato che la piattaforma non mostrerà più “political advertising”. I personaggi politici potranno continuare a raggiungere le community solo in modo organico.

Il CEO di Twitter ha comunicato la decisione in un momento molto importante: a poche settimane da quando Facebook ha annunciato che non applicherà fact-checking alle dichiarazioni di personaggi politici.

La novità arriva nel momento in cui il dibattito pubblico è focalizzato sulle responsabilità di Facebook in merito e pochi giorni dopo l’udienza di Zuckerberg all’House Financial Services Committee. Ormai famoso lo scambio con Alexandria Ocasio-Cortez.

Come reagirà Facebook?

Twitter ha un ruolo di “first mover” in questo contesto: pur essendo una piattaforma con molti meno utenti di Facebook, ha creato un effetto che può avere un impatto anche sulla piattaforma di Menlo Park, perché è il primo canale social che propone una policy di questo tipo.

La mossa di Twitter sta già avendo un grande impatto a livello di comunicazione: è nato un dibattito acceso intorno a questo tema. Non ci sarà un grande cambiamento a livello di business per Twitter, dipendente da questa novità. Facebook ha dichiarato che solo lo 0,5% delle revenue 2020 della piattaforma può essere ricondotta direttamente a advertising politico. È verosimile che la stessa ratio si applichi a Twitter.

La pressione che deriva da questo dibattito potrebbe spingere Facebook a rivedere le proprie posizioni in merito, specialmente se altre voci si aggiungeranno al coro insieme a quella di Twitter. Una di queste, molto importante, viene dall’interno di Facebook stessa. Alcuni dipendenti si sono pronunciati contro la decisione di non avere fact-checking.

Ma soprattutto, i cambiamenti potrebbero avvenire su argomenti più ampi rispetto agli ads politici. Se Facebook decidesse di muoversi, creerebbe un precedente, che potrebbe aprire un dialogo maggiore tra piattaforma, aziende, media e istituzioni.

In poche parole, un passo relativamente piccolo da parte di una piattaforma infinitamente più piccola di Facebook potrebbe avere un impatto fortissimo sul modo in cui i social media intendono il proprio business.

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Stefano Maggi
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Written by Stefano Maggi

Social + creativity, running, stories, change • We Are Social • Lecturer @ IULM University

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